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Come trovare e mantenere un lavoro per le persone con disabilità!

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Non è facile di questi tempi trovare un lavoro, ma la questione è ancora più problematica quando a cercarlo è una persona con disabilità. Devi impiegare la maggior parte del tuo tempo a inviare curriculum nella speranza che almeno un datore di lavoro ti dia la possibilità di fare un colloquio. Inoltre, devi prepararti per un futuro colloquio: devi fare una buona impressione e convivere il tuo futuro datore di lavoro delle tue capacità!


Il divario occupazionale della disabilità


Il divario occupazionale è la differenza statistica tra il numero di persone con disabilità occupate e il numero di persone non disabili occupate. Questa differenza (nel Regno Unito, ad esempio, era quasi il 30% nel 2020) illustra la differenza tra le due categorie e di conseguenza le difficoltà incontrate dalle persone con disabilità di trovare (o mantenere) un lavoro.


Nel 2020, la percentuale di persone non disabili che avevano un lavoro era del 81,4% mentre la percentuale di persone disabili occupate nello stesso anno è stata del 52,3%. Si tratta di poco più della metà di tutte le persone disabili di età compresa tra i 16 e 64 anni. Al contrario, quasi la metà di tutti gli adulti disabili in età lavorativa nel Regno Unito è stata registrata come disoccupata nel 2020.


La prima causa di questo divario occupazionale, sono le ormai tristemente note barriere architettoniche, come l’accessibilità degli edifici oppure una mancata formazione, queste ed altre problematiche derivano da una discriminazione della disoccupazione di massa all’interno della comunità dei disabili.


“Inclusione” questa sconosciuta


L’incapacità delle persone con disabilità di trovare un posto di lavoro è l’inclusione o la sua totale mancanza. Ai sensi dell’articolo 27 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità: “Tutti hanno diritto al lavoro e all’occupazione, indipendentemente dalla loro disabilità. Pertanto, qualsiasi incapacità di garantire l’accesso al lavoro a un maggior numero di persone con disabilità è un fallimento dell’inclusione


Senza un posto di lavoro non entra un reddito mensile e questo può aggravare la situazione economica, senza dimenticare le spese esose per una persona con disabilità (pagando attrezzature, farmaci e assistenti sanitari). È facile capire perché molte persone disabili scendono sotto la soglia di povertà in Europa.


Le statistiche fornite da Eurostat hanno identificato che nel 2019 la percentuale media del rischio di povertà o inclusione sociale era del 28,4% per quelli con una “grave limitazione fisica” rispetto a meno del 20% per quelle persone senza alcuna disabilità. Questi dati dimostrano un aumento della povertà per le persone con disabilità, rispetto a coloro che non lo sono.


Secondo i dati, nel 2019, il paese che presentava il più alto livello di povertà è stata la Bulgaria, con il 50,7% di disoccupati con disabilità, che scende al di sotto della soglia di povertà, mentre la media in Bulgaria della povertà per le persone che non hanno delle limitazioni è inferiore al 30%.


Preoccupazioni sull’occupazioni delle persone con disabilità


Molte delle preoccupazioni affrontate dalle persone disabili in cerca di un impiego sono poi diventate una triste realtà. Uno studio del Timewise (una società di consulenza attiva) ha analizzato oltre 6 milioni di posti di lavoro durante l’anno 2020 e ha scoperto che oltre l’80% degli annunci di lavoro non pubblicizzava annunci di lavoro per persone con disabilità. Questa situazione si è accentuata ancora di più durante la pandemia di COVID-19, dato che la stragrande maggioranza delle persone lavorava da casa, il famoso smart working.


Durante la prima fase della pandemia, è emerso che il 40% dei datori di lavoro riteneva che l’incapacità di un’azienda di offrire supporto ai dipendenti con disabilità avesse portato ad un grave ostacolo nell’assumere delle persone. Ancora più preoccupante, il 20% dei datori di lavoro, ha ammesso che durante la pandemia è meno probabile che assuma una persona disabile.


Di volta in volta, i dipendenti disabili vengono fatti sentire come un peso piuttosto che un bene prezioso e un aiuto all’azienda.


Il Disability Confident del Regno Unito


Il programma Disability Confident è uno schema governativo progettato per incoraggiare le aziende a considerare maggiormente l’assunzione di dipendenti disabili. Prima di questo programma i candidati disabili avevano un colloquio per una qualsiasi posizione per cui si candidavano, a condizione che soddisfacessero i requisiti minimi di assunzione (ad esempio titolo di studio e/o esperienze lavorative precedenti).


Modi alternativi per trovare un lavoro


Ci sono diverse strade che una persona con disabilità può percorrere nella ricerca di un lavoro. Ad esempio, esistono dei programmi chiamati “percorso verso il lavoro” dove vengono offerte posizioni di volontariato, nonché stage per le persone disabili che desiderano acquisire un’esperienza lavorativa.


Non è solo un modo per imparare il proprio lavoro, ma rappresenta anche un’opportunità per mostrare ai datori di lavoro le tue capacità e quindi ad un’offerta di lavoro a tempo indeterminato.


Nel Regno Unito, il programma Pathways to Work è a sostegno anche ai disabili e i malati cronici fornendo finanziamenti extra all’inizio del lavoro, oltre a fornire programmi di formazione che possono aiutare a sviluppare le competenze necessarie sul posto di lavoro.

Come aderire ai Pathways to Work?


In tutto il Regno Unito, molti locali del Job Centre Plus avranno l’opportunità per le persone con disabilità di aderire al programma Pathways to Work. Tuttavia, in alcune aree locali il programma è gestito da organizzazioni del settore privato e terziario. Tuttavia, il Job Centre Plus è un ottimo punto di partenza, anche se non offrono il programma Pathway sono in grado di indicarti la giusta direzione.


Accesso al lavoro


Un altro modo per le persone con disabilità di ottenere un impiego nel Regno Unito è attraverso il programma governativo “accesso al lavoro” che fornisce supporto pratico e consulenza a tutte le persone disabili che hanno un’occupazione, un lavoro autonomo o stanno per iniziare un lavoro. Il programma prevede anche delle sovvenzioni per le persone disabili, vengono offerte come un aiuto per pagare eventuali costi per le persone con disabilità. Questi costi possono includere:


• Viaggi da e per lavoro, soprattutto se il trasporto pubblico è inaccessibile per l’utente
• Un assistente per il supporto alle persone con disabilità, ad esempio un interprete di lingua dei segni
• Attrezzature specialistiche utilizzate sul posto di lavoro, ad esempio apparecchiature per accedere al computer
• Un supporto durante i colloqui, ad esempio degli interpreti, per chi ha delle difficoltà a parlare
• Eventuali adeguamenti necessari al posto di lavoro in cui la persona disabile lavorerà


Oltre a questi programmi che riguardano il Regno Unito, ci sono diverse organizzazioni che offrono opportunità di lavoro per le persone disabili in cerca di lavoro. Organizzazioni come Remploy, che aiutano a responsabilizzare le persone con disabilità. Inoltre, offrono un supporto anche al datore di lavoro, per aiutarli a creare un ambiente di lavoro inclusivo e accessibile a tutti i tipi di disabilità.


Altre organizzazioni simili esistono in tutta Europa, in internet troverai varie informazioni oppure prova a sentire qualche sportello per il lavoro o il centro per l’impiego della tua Regione.