Invacare Blog

Esperienze, racconti, emozioni di un mondo senza barriere.

Dallo sport in carrozzina alla vita: la storia di Hannah e Nathan!

Condividi questo contenuto:

I media britannici l’hanno chiamata Hurricane Hannah “uragano Hannah” per una ragione: l’estate scorsa allo stadio Olimpico di Tokyo Hannah Cockroft lo ha dimostrato ancora una volta: ha ottenuto due medaglie d’oro, aggiungendole alle 5 che aveva già vinto. Nathalie Maguire, che è il partner di Hannah nella vita privata, ha rivendicato il suo primo argento.


Vincere allo stadio olimpico!


La partenza non è stata delle migliori! Durante il riscaldamento appena prima della gara, la pista di Tokyo era davvero scivolosa. Non le era mai successo prima, ma in quel momento la mano di Hannah scivolò fuori dal cerchione dritta nella ruota in corsa. Il sangue non si fermava più, e la sua prima preoccupazione era la gara. Non c’era tempo per i punti e le cure adeguate e per quel breve momento Hannah ha perso la testa!


E poi ha iniziato a correre e ha rivendicato la sua settima medaglia d’oro, con 11 secondi di vantaggio sul partecipante successivo. Secondo Hannah è stata l’adrenalina che l’ha portata avanti.


Anche Nathan Maguire si stava godendo la pista bagnata di Tokyo con il team britannico. È non era una lamentela! Nathan sognava di essere su quella pista per 16 anni e nessuna pioggia avrebbe rovinato quel sogno “Un po’ bagnato qui fuori!” la squadra scherzava durante il riscaldamento.


Ha portato a casa la medaglia d’argento che sognava da tanto tempo!


Dall’odio allo sport in carrozzina!


Quando parla del giorno in cui nata, Hannah adesso ride. Ma in quel momento nessuno rideva: ha subito due attacchi di cuore, sua madre e quasi morta e suo padre è svenuto. I medici erano gli ultimi a dire che poteva praticare qualsiasi tipo di sport. Avevano predetto con cautela che non avrebbe superato i 20 anni di età.


Hannah continua a ricordare nelle interviste quante persone le facevano notare cosa il suo corpo non può fare. La sua famiglia, per fortuna, non la pensava così. I suoi genitori l’hanno sempre trattata come i suoi fratelli, e come loro ha sempre praticato sport.


Da bambina Hannah sognava di essere una cantante o una ballerina.


Inizialmente, odiava l’idea di dover utilizzare una carrozzina. Ma questo era prima che scoprisse la velocità che poteva raggiungere e la libertà che questo ausilio poteva darle.


Nathan invece, rimane improvvisamente paralizzato all’ età di 8 anni. Anche per lui la sua famiglia è stata fondamentale. Il padre l’ha incoraggiato a provare tutti i tipi di sport. E lo ha fatto volentieri, per poi capire che se non fosse stato per la sua disabilità non avrebbe mai incontrato tante persone straordinarie in tutto il mondo mentre gareggiava.


Entrambi hanno iniziato con il basket, lo sport più popolare tra gli atleti con disabilità, prima di provare la strada per l’atletica. Nathan era allenato da Josie Cichockyj, un vero gigante nell’atletica e nel basket in carrozzina.


La carriera di Hannah nelle corse in carrozzine è iniziata nel 2011 quando in Nuova Zelanda ha vinto la sua prima medaglia d’oro nei 100 m T34 ai Campionati del Mondo. Nathan ha iniziato a gareggiare nelle competizioni di livello junior, prima di assicurarsi una medaglia d’oro nella staffetta T54 di Berlino nel 2018.


Non solo sport…


Fu subito dopo le olimpiadi di Londra 2012, quando Hannah aveva vinto due medaglie d’oro, che Hannah e Nathan si incontrarono per la prima volta. Hannah era tra gli ospiti al Youth Sport Trust e Nathan vi partecipava da giovane talento. “Nathan ha una fotografia con un mio autografo, ma non me lo ricordo!” Ci ha detto Hannah.


La futura coppia si è rincontrata in vista dei Giochi di Rio del 2016. Nathan era nella staffetta con il compagno di allenamento di Hannah Richard Chiassaro. Grazie allo sport si sono avvicinati molto fino a diventare una coppia.


Cosa serve per vincere?


Finora Hannah ha ottenuto 23 medaglie d’oro in 11 competizioni e Nathan 2 ori, 3 argenti e 5 medaglie di bronzo in 4 competizioni. Ci sono stati alti e bassi per arrivarci ma gli ultimi due anni del COVID-19, sono stati e sono i più duri di tutti.


Entrambi si stavano allenando duramente per le competizioni a livello europeo e mondiale che sono state tutte spostate. Palestre, piscine e allenamenti, durante il lockdown era tutto chiuso.


E come tanti sportivi, in tutto il mondo, si sono adattati: palestre chiuse? Nessun problema. “Abbiamo costruito una palestra nel nostro garage, e abbiamo trovato dei circuiti stradali su cui allenarci vicino a casa e come camera termica abbiamo improvvisato in una serra” Nathan ha condiviso sul suo Instragram una foto con una serra di plastica accanto ad un capannone e ad un prato ben tagliato.


Quando le cose vanno male per uno


Proviamo ad immaginare: Hannah sta vincendo una medaglia d’oro e nello stesso evento Nathan taglia il traguardo sesto. Qualche rancore? “No, non proprio” ci ha risposto Hannah. “Siamo entrambi super orgogliosi di ciò che l’altro riesce ad ottenere. Siamo in due categorie completamente diverse, quindi non è giusto cercare di confrontare le mie medaglie con le sue, o viceversa. Ci godiamo i successi reciproci.


Hannah è nella classe T34 e Nathan in T54. Non solo partecipa alle staffette ma anche a quelle più veloci.


È successo che uno dei due riusciva in una competizione mentre l’altro era stato sconfitto. “Il nostro reciproco orgoglio supera la delusione per noi stessi” ci ha dello Hannah. Entrambi sono stati in grado di separare i propri sentimenti riguardo alle proprie competizioni per celebrare l’altro. Come ha detto Hannah: “Aggiungere una nota di positività alla giornata soprattutto se vedi qualcuno a cui vuoi bene ottenere dei risultati!”


Incoraggiamento reciproco…


Abbiamo chiesto “Chi incoraggia di più chi? “Ci incoraggiamo e sproniamo entrambi allo stesso modo” ci ha risposto Hannah. Dato che Nathan è un mattiniero, è più bravo a farli alzare entrambi dal letto e ad allenarsi in tempo. Nel pomeriggio è Hannah a spingere di più e a fornire l’incoraggiamento di cui hanno entrambi bisogno.


In allenamento Nathan è decisamente più veloce, è fantastico per me lavorare sui miei 800 m perché può spingere facilmente al mio ritmo. Non voglio competere con lui in pista, ma posso spingerlo di più in palestra quando solleviamo pesi!


Entrambi apprezzano avere qualcuno vicino che comprende tutti i sacrifici che fai e che ha gli stessi sogni e obiettivi.


Fame di vita!


Al di fuori degli sport in carrozzina, la coppia condivide la passione per la quotidianità di tutti i giorni come: andare nei negozi, gustare buon cibo e guardare un bel film.


Non hanno solo fame di successo in pista, hanno fame di vita, voglia di vivere! Entrambi si presentano a eventi pubblici con Hannah premiata MBE (Membro dell’ordine dell’impero britannico) apparendo in spot pubblicitari o come ospite in qualche programma televisivo, entrambi sono ambasciatori Küschall. Oltre a prepararsi per le future competizioni del 2022, Hannah e Nathan hanno dei sogni, ma sempre con i piedi per terra. “Ci piacerebbe possedere più proprietà e finire la nostra casa” dice Hannah. “Altrimenti vogliamo solo essere felici e sfruttare al meglio le opportunità che la vita ci offre!”


Buona fortuna!