Disabilità: tre cose da sapere!
Sono trascorse poche settimane dalla conclusione dei Giochi Paralimpici di Rio. La competizione multisportiva, teatro di numerose sfide e gare appassionanti, ci ha tenuto incollati agli schermi. In quest’occasione abbiamo tutti assistito ad una sorta di “normalizzazione” della disabilità. In realtà questo mondo è ancora circondato da un inspiegabile “alone di paura” e da molti taboo assolutamente privi di fondamento. Chi vi scrive è una persona disabile in carrozzina che vuole cogliere questa opportunità per ricordare tre aspetti fondamentali che ognuno di noi dovrebbe conoscere sul mondo della disabilità. Scopriamoli insieme.
1. Carrozzine: non mordono, lo giuro!
Anzitutto, basta al timore di affrontare il tema della disabilità che, per nessun motivo, dovrebbe incutere paure o generare ansie. Le persone sembrano affrontare questo tema con parecchia difficoltà, per la paura di dire o fare qualcosa di inappropriato o per il timore di risultare offensivi. Così facendo, però, si finisce per evitare ogni sorta di comunicazione con le persone disabili. Questi atteggiamenti sono davvero molto tristi e alimentano ancor di più l’alone di paura che già menzionavo prima. Per costruire delle solide basi per una società assolutamente inclusiva e priva di barriere, dovremmo quindi tutti affrontare in modo molto più sereno questo tema.
2. …e potresti perfino trovarle belle!
Mi ci è voluto molto tempo prima di capire che, nonostante la mia situazione, potevo comunque risultare agli occhi degli altri interessante e attraente! Anche se sono disabile, posso essere davvero sexy. Questa consapevolezza ha cambiato il mio modo di percepire la disabilità e di considerare la mia carrozzina. Spero che anche molte altre persone riescano a condividere questo mio pensiero. E non è finita qui! Il mercato offre la possibilità di accessoriare a piacimento la propria carrozzina! Le opzioni di personalizzazione sono molteplici: colore carenatura, finitura glitter, decorazioni speciali, design dello schienale: massimo spazio alla creatività. Se la carrozzina così personalizzata riesce a trasmetterti un senso di unicità e ti permette di distinguerti e renderti speciale… Beh, obiettivo raggiunto!
3. E ai vantaggi ci hai mai pensato?
Conoscere una persona disabile può rivelarsi estremante interessante anche sotto svariati punti di vista! Volete qualche esempio? La scorsa settimana mi è stato regalato un soggiorno gratuito presso un hotel molto carino per il solo fatto di aver accettato di partecipare ad un audit di accessibilità della struttura. In un’altra occasione ho avuto la possibilità di andare un giorno a Disneyland Paris. Quando ho avuto la necessità di volare negli Stati Uniti, mi è stato automaticamente assegnato senza sovrapprezzo un biglietto in Business Class. Non solo, per la mia disabilità ho diritto ad avere altri sconti e vantaggi. Ad esempio, posso acquistare biglietti per il cinema a metà prezzo per me e per i miei amici! Non male direi!
Ovviamente, la disabilità non è questo. Il solo fatto di poter avere un po’ di svago in un parco divertimenti o vedere un film ad un prezzo più vantaggioso non compensa di certo tutti gli aspetti negativi legati alla mia disabilità. Tuttavia, penso che sia importante iniziare a vedere anche il lato più spensierato e allegro che fa da contraltare alle difficoltà che dobbiamo affrontare ogni giorno. È facile essere negativi e pessimisti. Saper vedere il lato positivo delle cose richiede uno sforzo decisamente più grande e da molte più soddisfazioni!
Se tutti noi avessimo una maggior consapevolezza della disabilità, penso che vivremmo in una società molto più inclusiva e capace di accettare anche le diversità. Una società di cui andare certamente fieri! La mentalità e il sentire comune stanno cambiando, ma spetta a noi persone disabili il compito di incoraggiare e stimolare questo cambiamento verso la giusta direzione. Mi spiego. Se state parlando con qualcuno che involontariamente si rivolge a voi utilizzando un linguaggio inappropriato, evitate di aggredirlo e rispondergli in malo modo. Al contrario, cercate di correggerlo con educazione e cortesia. Il rispetto, infatti, non è mai a senso unico e tutti devono certamente fare la loro parte. Solo così, anche se la strada da percorrere è ancora lunga, riusciremo ad arrivare all’obiettivo finale. Ne sono convinta!